Novembre 1760 – Le operazioni in
Sassonia.
Dopo la veloce incursione degli alleati (austro-russi) su Berlino
nell’ottobre del 1760, Federico decide di soccorrere la propria capitale. Le
forze alleate temendo di rimanere tagliate fuori dopo circa una decina di
giorni ripiegano velocemente e abbandonano la capitale. Appreso dello
sgombero di Berlino Federico decide di portarsi in Sassonia sperando che un
colpo risoluto e ben assestato avrebbe potuto risollevare le sorti della
causa prussiana in Sassonia e Slesia e forse rivelarsi decisive per le sorti
della guerra.
Alla fine di ottobre Federico riesce
ad interporsi tra l’armata di Daun e il resto della Reichsarmee decidendo di
ingaggiare Daun, in ritirata verso Torgau. Il 2 novembre un’avanguardia
prussiana guidata dal Gen. Cifalek arriva a Schildau.
Questi puo contare con una forza pari a circa 8.000 uomini, 3 Reggimenti di
cavalleria (dragoni, corazzieri e ussari) e 24 cannoni tra pesanti e
leggeri. L'esercito austriaco al comando del Gen. Von Raf schiera un pari
numero di fanti ma con soli due reggimenti di cavalleria (dragoni e ussari)
e un numero di cannoni pari a 18 pezzi tra leggeri e pesanti.
Mentre i prussiani iniziano le loro manovre di avvicinamento a Schildau, gli
austriaci occupano lo stesso villaggio schierandosi con il paese al centro e
il fianco destro nelle vicinanze della collina che ospita la fattoria di
Kursten.
I prussiani con un veloce colpo di mano occupano la fattoria con l'ala
sinistra del loro schieramento e vi si attestano con un reggimento di
fanteria appoggiato da due batterie di artiglieria pesante. Nel frattempo il
centro e la destra prussiana iniziano una veloce avanzata al fine di
sloggiare il nemico dal villaggio di Schildau e quindi liberare la strada
per Torgau.
Gli austriaci approntano le loro difese nel villaggio e sul loro lato destro
che minaccia di essere travolto da un'ardito aggiramento di cavalleria
tentato dai prussiani.
Nel frattempo dalla parte opposta due reggimenti contrapposti di ussari si
scontrano ripetutamente per guadagnare terreno sulla collina che ospita la
fattoria di Kursten. Ma invano; alla fine nessuno dei due arriverà a
prevalere sull'altro.
Ma è a questo punto che scatta l'imprevedibile: il comandante austriaco
decide di cacciare i prussiani dalla collina per tentare un'aggiramento sul
fianco sinistro prussiano. Da ordine alla brigata alla sua sinistra di
prendere a tutti i costi la fattoria. Il piano è ardito quanto folle: la
fattoria è fortemente presidiata e nulla fa pensare che possa essere di
facile presa. La collina viene presa d'assalto. Lo scontro e durissimo: i
battaglioni austriaci in attacco ricevono il fuoco dalle micidiali batterie
pesanti e dal battaglione arroccato nel villaggio. Le perdite austriache
sono ingenti. Dal lato prussiano i danni sono irrisori.
Nel frattempo al centro i prussiani arrivano al villaggio di Schildau ed
iniziano un martellante fuoco di fucileria e d'artiglieria in direzione
dello stesso, che presidiato da un reggimento russo di giovani reclute, non
regge l'urto e si ritira.
Sul lato destro la cavalleria prussiana che tentava l'aggiramento riesce a
portare a compimento solo in parte la sua manovra. Infatti vista
l'impossibilita di scavalcare la linea austriaca si unisce in supporto della
fanteria che preme su quel lato. Anche qui lo scontro e durissimo e l'arrivo
della cavalleria fa pendere l'ago della bilancia a favore dei prussiani.
A questo punto con il lato destro logorato negli assalti alla fattoria,
ormai ridotto a pochi effettivi, con la perdita del villaggio al centro e
con un fianco destro anch'esso malridotto, al comandante austriaco non resta
che ordinare la ritirata generale.
Il ripiegamento avviene in direzione di Torgau dove gli stessi si
ritroveranno faccia a faccia per la battaglia decisiva ma.......questa e
un'altra storia (quella vera!) |