Luglio 1416. Nella brumosa mattina umbra,nelle campagne nei pressi del borgo di San Martino,si odono sferragliare di armature e nitriti di cavalli.Sono le avanguardie dell'esercito confederato/pontificio che si avvicinano al borgo con l'intento di conquistarne il ponte ad esso vicino e mettere cosi in smacco il temuto nemico:Andrea Fortebracci dai piu conosciuto come Braccio da Montone.

 

A guidare le avanguardie pontifice è il prode Condottiero Jacopo Caldera alla guida dei cavalieri del suo seguito e di quelli di varie compagnie di ventura,supportato nell'azione dal valente Micheletto Attendolo al comando delle numerose e bene armate schiere dei fanti confederati.

Il Fortebracci dal suo lato è supportato dal fidato e abile Nicolo da Pisa al comando dei fanti bracceschi,mentre lo stesso Braccio conduce le cavallerie della compagnia.

 

Alla vista delle truppe nemiche i due abili e professionali comandanti cominciano una tenzone di manovra e strategia.

Il Fortebracci con rapida decisione invia il fido Nicolò con le fanterie verso il borgo alla sua destra,mentre lui stesso con tutti i suoi cavalieri si dirige veemente alla sinistra nel chiaro intento di aggirare il bosco antistante il paese e ricadere alle terga del nemico.

 

Jacopo dal canto suo non è generale di meno ingegno,e pronti provvedimenti prende inviando il Micheletto a proteggere il fianco schierandosi a contrasto delle cavallerie braccesche,mentre lo stesso Jacopo senza porre indugio con tutti i cavalieri avanza verso il borgo.

 

Gli eventi si succedono......il primo degli squadroni del Fortebracci attacca veemente una linea di balestrieri pontifici,che a dire il vero si difendono con valore sia con i dardi che con le spade e cedono il campo solo dopo aver provocato diverse perdite ai bracceschi.Andrea Fortebracci come suo uso si getta in prima linea e al comando delle sue guardie attacca il generale nemico Micheletto in persona,quest'ultimo impedito nella manovra dai suoi stessi balestrieri non riesce a condurre i suoi cavalieri al contrassalto e si limita ad aspettarela carica a bestie ferme.

 

Nello stesso tempo lo Jacopo si avvcicina al paese disponendosi al meglio per affrontare le fanterie del Nicolò.....ma ahime triste sorpresa lo aspetta...dalle mura del piccolo borgo improvvisa parte una scarica di schioppi che diversi cavalieri abbatte tra quelli del seguito dello stesso Jacopo....il Braccio astuto come sempre aveva da prima nascosto tra i volghi del borgo diverse squadre dei suoi abili schioppettari e dalla mano sinistra del Nicolo altre squadre di schioppettari si avvicinano ai pontifici scaricando le armi sui cavalieri delle compagnie.Jacopo maledice quelle armi vili che al valore dell'acciaio sostituiscono la grettezza del piombo e da vero cavaliere qual'è si getta alla controcarica dei cavalieri di Nicolò che rapidi si avvicinano.

 

Ormai tutti i generali sono impegnati in prima persona nella mischia....i fanti senza guida si limitano a tenere le posizioni e quando possibile a bersagliare i nemici con dardi,palle,insulti e sputi.Cosi fanno i balestrieri aragonesi del Micheletto che con due accurate scariche di quadrelle sterminano uno degli esausti squadroni del braccio....e cosi fanno i schioppettari del Nicolò che tra botti e fumo procurano gravi danni alle compagnie di cavalieri dello Jacopo costringendoli infine alla rotta.

 

Le mischie di cavalleria oramai degenerano in carneficina...Lo Jacopo dopo avere perso due guardie del suo stesso seguito ed essere scampato per poco alla morte è costretto a ritirarsi....Sorte piu triste spetta a Micheletto che con valore combatte fino all'ultimo uomo fino a perire egli stesso con tutti i suoi cavalieri......lo stesso Fortebracci esausto e con l'armatura coperta di sangue è costretto a riconoscerne il valore.

 

La notte ormai si avvicina..gli esausti e sconfitti (ma non nell'onore) confederati si ritirano....mentre i non meno stanchi Bracceschi non provano nemmeno l'inseguimento ma si limitano a piantar le tende nei pressi del borgo.La sera stessa il Braccio concederà ai suoi schioppettari doni d'oro e armi in ringraziamento dello splendido servizio resogli.......

 

Da qui potete scaricare una breve presentazione animata della battaglia

Il terreno dello scontro e gli schieramenti iniziali

 

Ordini di battaglia

 

 

 

Schieramento Braccesco

Nr. Basi

Armatura

Morale

Training

Arma

Fig. X Stand

Andrea Fortebracci

1

FPC

Elite

Trained

Lancia

3

Famiglia Ducale

3

FPC

Elite

Trained

Lancia

3

Cav. Delle Compagnie

8

AC

Warr.

Trained

Lancia

3

 

 

 

 

 

 

 

Nicolo’ da Pisa

1

FPC

Elite

Trained

Lancia

3

Famiglia Ducale

3

FPC

Elite

Trained

Lancia

3

Fanteria della Compagnia

8

HI

Warr.

Trained

Alabarda + Scudo

4

Picchieri

8

UI

Warr.

Trained

Picche

4

Schopettari

8

SI

Warr.

Trained

Handgun

2

 

 

 

Schieramento Pontificio/confederato

Nr. Basi

Armatura

Morale

Training

Arma

Fig. X Stand

Jacopo Caldora

1

FPC

Elite

Trained

Lancia

3

Famiglia Ducale

3

FPC

Elite

Trained

Lancia

3

Cav. Delle Compagnie

8

AC

Warr.

Trained

Lancia

3

 

 

 

 

 

 

 

Micheletto Attendolo

1

FPC

Elite

Trained

Lancia

3

Famiglia Ducale

3

FPC

Elite

Trained

Lancia

3

Fanteria della Compagnia

8

HI

Warr.

Trained

Alabarda + Scudo

4

Compagnia di balestrieri

6

UI

Warr.

Trained

Balestra

4

Balestrieri

12

SI

Warr.

Trained

Balestra

2

Le immagini

 

Le avanguardie dell'esercito confederato/pontificio

Il Fortebracci invia il fido Nicolò con le fanterie
verso
il borgo alla sua destra

Il Fortebracci con tutti i suoi cavalieri si dirige veemente
alla sinistra nel chiaro intento di aggirare il bosco antistante
il paese e ricadere alle terga del nemico.

Il Fortebracci si getta in prima linea e al comando
delle sue guardie carica l'Attendolo

 

Jacopo si getta alla controcarica dei cavalieri
di Nicolò che rapidi si avvicinano.

Gli schioppettari del Nicolò procurano gravi danni
alle compagnie di cavalieri dello Jacopo costringendoli
infine alla rotta.


Data realizzazione dello scenario: Settembre 2006

Ideatore: Arcangelo Calabrese

Regolamento: Medieval Warfare

Scala: 15 mm.

Battle report a cura di: Arcangelo Calabrese (testo), Luca Mazzamuto (animazione e grafica), Raffaele Sale  (foto)